“Si narra che un pastore di Quarna Sopra con il povero gregge e la propria famiglia, arrivò all’inizio della primavera alla misera baita.
Sistemate le prime cose, il pastore si allontanò nei campi, la moglie entrò nella baita a prendere il poco latte per darlo all’ultimo nato, ancora in fasce.
In quel breve attimo, un’aquila ghermì il piccolo portandolo verso il nido.
Angoscia e disperazione dei genitori, ma al tramonto dalle alte vette della valle del San Bernardino, numerose piccole fiammelle si accesero all’orizzonte, sempre più ingrandendosi sin là, ove il corpicino giaceva dilaniato.
Tutti i pastori accorsero sul luogo e videro una folta schiera di angeli che avevano ricoperto i poveri resti con un manto di candidi fiori di narciso componendo la frase: - E nel Ricordo un Fior Offrite (E.R.F.O. acronimo che ha dato il nome alla località)-.
Giova ricordare che allora i prati della zona non conoscevano il narciso. Da quel momento e per sempre, ogni anno, ecco riapparire il candido fiore…”.